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Pubblicato da Giancarlo in Sicurezza · Venerdì 17 Mag 2019
La Polizia Postale di Trieste individua e restituisce la somma  illecitamente carpita tramite “phishing” La denuncia per un caso cd.  “phishing” ha dato il via all’attività di indagine condotta dagli  investigatori del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di  Trieste che, unitamente ai colleghi del Commissariato di P.S. “ San  Sabba” presso il quale era stata presentata la denuncia, sono riusciti  ad individuare la somma sottratta e a restituirla alla legittima proprietaria. Una donna infatti si era presentata presso gli Uffici di polizia  segnalando di aver ricevuto una mail apparentemente proveniente dal  proprio istituto bancario, che a ragione di asseriti problemi tecnici  sul proprio conto corrente la invitava a compilare alcuni campi inerenti  i propri dati. La stessa, tratta in inganno dalla grafica del sito  “fake” in tutto e per tutto simile a quello della propria banca, ha  effettuato in buona fede le operazioni richieste, consentendo così  all’hacker di effettuare un pagamento in proprio favore ai danni  dell’ignara vittima. Resasi conto di quanto accaduto, la malcapitata  disconosceva il pagamento effettuato e presentava di conseguenza formale  denuncia, consentendo così agli investigatori della Polizia Postale,  attraverso l’analisi dei movimenti della carta di credito della donna,  di riuscire ad individuare la somma illecitamente sottratta – circa  mille euro – giacente presso un conto gioco acceso presso una società  italiana. I poliziotti hanno quindi bloccato la somma all’interno del  conto gioco e, dopo aver chiesto e ottenuto dall’Autorità Giudiziaria un  decreto di sequestro preventivo del denaro così individuato, lo hanno  notificato alla società di gioco on line in argomento per il conseguente  riaccredito sul conto corrente della vittima. La Polizia Postale e  delle Comunicazioni ricorda che gli Istituti di Credito o le Società che  emettono Carte di Credito non chiedono mai dati personali o sensibili, o  relativi al proprio sistema di home banking, tramite e-mail, SMS o  telefonicamente. Pertanto invita i cittadini dal diffidare dalle e-mail  che, tramite un link in esse contenute, rimandano ad un sito web ove  confermare i propri dati.

FONTE: COMMISSARIATO DI PS ON LINE


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